Ristorante Finger’s Garden: il fusion è di moda

Finger’s Garden, il fusion più di moda a Milano

Ristorante Fusion Finger’s Garden Milano

Ristorante Fusion Finger’s Garden Milano

Chi non ha sentito parlare almeno una volta di Finger’s, uno dei ristoranti fusion più conosciuti di Milano, anzi forse il più conosciuto? Sarà per il fatto che uno dei titolari è l’ex calciatore del Milan Clarence Seedorf, sarà per il livello della cucina (e dei prezzi), sarà quel che sarà, ma Finger’s è a pieno titolo the place to be nell’immaginario collettivo del milanese fusion addict.
In città due sono i locali targati Seedorf, Finger’s in zona Porta Romana e Finger’s Garden in via Keplero.
Decidiamo di prenotare in quest’ultimo, attratti dalla particolarità della location, una villa ristrutturata in prossimità della Maggiolina, e anche da una facilità di parcheggio veramente senza eguali a Milano.

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Ristorante Fusion Finger’s Garden Milano

Dall’esterno l’edificio in cemento e legno del Finger’s Garden appare piuttosto anonimo e austero, ma varcata la soglia ai nostri occhi si apre un mondo nuovo… un incantevole giardino zen di aceri rossi e piante di ogni genere, fiori, cascate d’acqua, un piccolo laghetto con le carpe giapponesi Koi fanno da corollario al dehors coperto e riscaldato, oltrepassato il quale si accede con una scala al ristorante interno.
Da Finger’s Garden colpisce subito l’eleganza della sala, divisa in due zone, quella bassa con i tavoli tradizionali e quella alta, con lunghe tavolate contornate dai tatami. Colori scuri, luci suffuse, belle poltrone in pelle su cui campeggiano nomi altisonanti quali Maserati e Krug, tavoli di dimensione generosa e il personale gentile e premuroso hanno reso questo locale veramente bello, di gran moda e molto trendy, anche se gli ambienti, così ricchi ed opulenti, risultano forse un tantino eccessivi per i miei gusti decisamente più minimal.
Fatto molto apprezzato, il nostro tavolo è nella parte bassa del ristorante, con vista sul giardino interno, proprio di fronte al bancone dei sushi men e io rimango incantata nel vedere le abili mani degli chef che preparano e decorano con tanta maestria i piatti.
Al tavolo la mise en place del ristorante Finger’s Garden è quella classica di tutti i ristoranti orientali, ma di livello ed elegante: runner, bacchette in legno e doppio piattino di servizio, il tutto illuminato da una grossa candela quadrata al posto della solita candelina nel bicchierino.
In carta leggiamo una vasta proposta di ogni genere di piatto, pesce crudo e cotto, carne, rolls, una moltitudine di pietanze veramente fusion, un melting pot di cucine e di culture, danze di ingredienti che affascinano. Al Finger’s Garden la fusione è prevalentemente tra Brasile e Giappone, con contaminazioni di altre cucine, insomma la scelta diventa difficoltosa vista l’abbondanza.
La carta vini è anch’essa molto lunga, con bottiglie che spaziano tra i trenta e … i duemila euro!
Ordiniamo un po’ di tutto con il prezioso aiuto della ragazza di sala, molto carina e gentile, e da bere scegliamo un Gewürztraminer di Franz Haas.
Prima dell’antipasto arrivano subito i gadgets, amuse-bouche di baccalà mantecato con caviale e zenzero, una ciotola di cicciotti edamame e dei grissini in un bicchiere alto e molto scenografico.
Nel classico bricchetto la soia è sostituita dalla più leggera ponzu, che tra l’altro fa molto fusion.

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Sugaki Aneabi Finger’s Garden Milano

Incominciamo quindi il nostro viaggio gastronomico con il primo piatto, Sugaki Aneabi, un’ostrica con gambero adagiata su un letto di insalatina e daikon di cui apprezzo la freschezza e il delicato profumo di mare.

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Tartare Finger’s Garden Milano

A seguire ci portano due tartare a forma di cuore, la tartare di salmone e la tartare Finger’s, quest’ultima veramente piacevole e fuori dal comune, con una base di riso e 5 tipi di pesce misti in salsa ponzu.

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Carpaccio Okabe Finger’s Garden Milano

Il carpaccio Okabe Mix e Okabe Tonno sono una vera delizia per il palato, fettine di pesce su un particolare gazpacho piuttosto solido, molto meno liquido del tradizionale andaluso e conoscendone la sua prelibatezza ci portano anche il pane, consigliandoci addirittura, in barba al galateo, di fare la scarpetta.

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Uramaki Spice Salmon Finger’s Garden Milano

Dopo questi piatti più fusion proseguiamo con un classico della cucina nipponica e assaggiamo gli uramaki Spice Salmon: piccoli roll ricoperti con un’ottima tartare di salmone.

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Temburi Yuzu Finger’s Garden Milano

Tra gli abbinamenti che abbiamo gradito di più durante la nostra cena fusion al Finger’s Garden merita un cenno il favoloso Temburi Yuzu, involtini di fiori di zucca fritti avvolti da pesce bianco in salsa yuzu.

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Semifreddo al pistacchio Finger’s Garden Milano

Terminiamo la nostra cena con un ottimo semifreddo al pistacchio e un sorbetto allo zenzero, molto più piccantino del solito gelato.
Il Finger’s Garden è sicuramente un punto di riferimento per la Milano che sa godersi la vita, che apprezza il bello nelle cose e il buono nel piatto. Un locale meraviglioso, dove non sembra assolutamente di essere in città, se non fosse che da una delle grandi finestre si scorge distintamente il Pirellone.

Alziamo le bacchette!
Locale: molto elegante e alla moda, 9.
Servizio e reception: cortesi, rapidi ed efficienti, 9.
Menu: molto vario e grande qualità, 9.
Rapporto qualità prezzo: buono, 7. Purtroppo 6 euro e dico 6, per il coperto sono tantini e non bastano i gadgets a giustificarlo.
Fascia di prezzo: alta.

Finger’s Garden
via Keplero, 2
20124 Milano
tel. 02 606544
e-mail: garden@fingersrestaurants.com
sito web: www.fingersrestaurants.com
giorno di chiusura: lunedì